Prosegue lo scambio: pubblichiamo la nuova risposta a Federico Leva

Prosegue lo scambio con l’attivista digitale, a seguito della risposta precedentemente fornita alla Sua prima comunicazione.

Pur in assenza di documentazione a corredo del suo riscontro, pervenutoci dall’account domande@leva.li (riscontro che non riteniamo utile pubblicare), abbiamo ritenuto che l’account utilizzato per il riscontro fosse comunque in grado di garantire una corretta identificazione dell’interessato, nella persona di Federico Leva e, quindi,  provvediamo qui di seguito a pubblicare la nuova risposta fornita, per contribuire al dibattito generatosi in questi giorni sul tema, condividendo la nostra esperienza.

 

Testo della e-mail

“Gentile Sig. Leva,

La informiamo di aver provveduto alla cancellazione dei Suoi dati personali.

In merito alla richiesta di procedere alla “completa rimozione di Google Analytics e di tutti i dati relativi”, ci permettiamo di far presente che la determinazione dei mezzi del trattamento rientra tra le prerogative del Titolare, così come l’adozione di misure adeguate a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati. Stiamo effettuando le nostre analisi ed effettueremo le nostre scelte, quindi, in piena indipendenza e autonomia.

Dalle nostre verifiche, d’altra parte, è emerso che l’accesso effettuato al sito xxx è stato pressocché istantaneo, tanto che la durata della sessione di navigazione associata al Suo Client ID ci risulta essere nulla. Analoghe evidenze sono state raccolte dai gestori di altri siti web destinatari delle Sue richieste, che si sono rivolti al nostro Studio Legale in qualità di partner o di Clienti. Come già rilevato nella nostra precedente, tali modalità di accesso a un numero molto elevato di siti web, la raccolta, l’organizzazione e l’archiviazione dei dati di contatto acquisti dagli stessi siti, tramite tecniche di web scraping, e l’invio automatizzato di richieste di cancellazione dei dati tracciati tramite Google Analytics, rendono manifesta la natura dimostrativa delle Sue azioni, programmaticamente dirette a conseguire obiettivi differenti dalla tutela della Sua persona.

Tanto considerato, insistiamo nel chiederLe evidenza delle procedure impiegate per accedere al sito xxx delle specifiche finalità e modalità di raccolta dei nostri dati personali e non personali e dei trattamenti ulteriori da Lei effettuati. Nello specifico, Le chiediamo di indicarci l’allocazione del database in cui sono conservati i nostri dati personali e se le operazioni di archiviazione e organizzazione degli stessi dati siano state effettuate ricorrendo ad altri soggetti, pregandoLa di precisare la rispettiva qualità.

Ci riserviamo, infine, anche alla luce delle informazioni emerse in seguito alle nostre verifiche, di valutare la ricorrenza degli estremi per formulare una richiesta di risarcimento dei danni causati dalla Sua condotta, oltre all’addebito di un contributo spese commisurato ai costi amministrativi sostenuti per dar seguito alle Sue richieste.

La presente vale anche e in ogni caso come espressa opposizione a comunicazioni e trattamenti automatizzati e massivi dei nostri dati.”

 

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