Tracciare una strada per i professionisti della digitalizzazione. Le nuove sfide ai tempi dell’IA

La strada che si trovano a percorrere oggi i professionisti della digitalizzazione come Data Protection Officer (DPO), Responsabili della Conservazione (RDC) e Chief Digital Officer (CDO) è sempre più impervia e ricca di sfide. In un contesto segnato dalla frenetica adozione di nuove tecnologie di IA, è facile assistere ad allucinazioni collettive e pericolose forme di assuefazione al pensiero che minano il ruolo strategico di figure cruciali come DPO, RDC e CDO, ai quali però spetta l’audace compito di fare ordine, all’interno di un panorama normativo che diventa ogni giorno più caotico.

In questo scenario, formazione e informazione autorevole sono elementi determinanti per accrescere consapevolezza, non solo riguardo la realtà tecnologica che ci circonda, ma anche sull’importanza centrale che questi professionisti rivestono nelle organizzazioni, siano esse pubbliche o private. Ne ha parlato l’Avv. Andrea Lisi nel suo nuovo intervento sulla sua Newsletter di Linkedin, “Appunti di ICT Law”.

Formarsi e informarsi: le due strade per acquisire professionalità e consapevolezza

“Con lo sviluppo inevitabile di soluzioni più o meno utili di IA (in attesa che plani nel nostro ordinamento questo Ddl totalmente inutile di cui si discute in Parlamento a complicare ulteriormente la materia), il ruolo consapevole dei Data Protection Officer e dei Responsabili della Conservazione è fondamentale per fare ordine. In realtà, accanto ai DPO e agli RdC, non si possono dimenticare i Manager della trasformazione digitale o CDO (Chief Digitale Officer), i Referenti della cybersicurezza o anche Chief Information Security Officer (CISO) e gli Eticisti, indispensabili per le scelte da fare in materia di IA. Per queste figure strategiche è indispensabile una formazione approfondita e concreta e, come DigitaLaw Department del CUIRIF, stiamo strutturando specifici percorsi didattici che presto saranno on line
In attesa che una formazione specifica consenta di acquisire competenze verticalizzate in questi ambiti strategici per l’innovazione del Paese, credo che sia utilissimo acquisire reale consapevolezza e cercare du uscire dagli schemi “fuffosi” dello storytelling pervasivo in materia di IA che caratterizza questi giorni. Per farlo strada giusta è senz’altro quella di avvicinarsi al progetto editoriale Digeat. La Rivista Digeat, oggi ancora più di ieri, è una fusione interdisciplinare di punti di vista che si muovono liberi e ispirati dalle foto inedite di un grande artista come Marcello Moscara. E lo stesso artista salentino ormai spiega in ogni numero il “lavoro di meditazione d’immagine” sviluppato in seguito alla condivisione della tematica di fondo che caratterizza ogni uscita. Oggi il progetto Digeat è un’opera d’arte unica nel suo genere dove si riflette di digitalità, data protection, IA, innovazione, ogni tre mesi e in modo rigorosamente “slow”.

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Foto realizzata da Marcello Moscara, 2022