È indubbio che il miglioramento dei servizi per il cittadino passi attraverso la digitalizzazione e la condivisione di dati on line da parte dei Comuni, che però è importante rispettino alcuni limiti, come previsto in Italia dal Codice dell’amministrazione digitale.
Eppure, per la città di Bologna si preannunciano scenari molto simili a quelli cinesi: come annunciato dall’assessore all’agenda digitale Massimo Bugani, il Comune di Bologna intende attuare un piano di innovazione digitale che apporterà un cambiamento radicale nel rapporto con la cittadinanza.
L’avv. Andrea Lisi riflette sulle pagine del suo Blog de Il Fatto Quotidiano sui possibili rischi per i diritti e la libertà dei cittadini a seguito della nuova iniziativa comunale bolognese.
Il “gemello digitale”
Si tratta di un progetto sperimentale riguardante la creazione di un “gemello digitale” del cittadino, ovvero un avatar generato con la gestione condivisa di enormi database al fine di velocizzare alcuni processi amministrativi, “ma tale processo di innovazione può comportare seri rischi per i diritti e le libertà, non solo digitali, dei cittadini sotto questa lente di controllo pubblica”, come ha avuto modo di precisare l’Avv. Andrea Lisi.
Lo “Smart Citizen Wallet”
Secondo meccanismi premiali tipici dei sistemi di social scoring, il Comune sarà in grado di riconoscere il cittadino “perbene” e gli riconoscerà dei vantaggi economici. Una modalità che ricorda quella del green pass, di cui l’avv. Lisi e altri esperti avevano già messo in discussione il metodo utilizzato.
È corretto legittimare strumenti similidi compressione di diritti fondamentali per chi, ad esempio, non ha pagato regolarmente le bollette?
Rivoluzione o controllo digitale?
Non perdere la puntata di Lo ho-BIT, il programma ideato e condotto dall’Avv. Andrea Lisi su MRTV, dedicato al caso del Comune di Bologna, ma non solo. e Insieme al dott. Edoardo Limone, security expert e alla dott.ssa Cristina Gauri, giornalista, l’Avv. Lisi rifletterà sul rapporto cittadino-amministrazione in chiave digitale, che continua ad avanzare a colpi di «rivoluzioni» non richieste e a tratti pericolose, spesso basate sull’utilizzo dei Big Data.
La diretta è in programma per lunedì 4 aprile alle ore 15:30.