Bisogna sempre avere un quadro completo del digitale, valutandone i lati positivi e negativi. Questo serve per poter prendere decisioni oculate e potersi orientare nel modo più corretto possibile evitando i rischi che ci circondano.
In questo momento storico, inoltre, c’è l’esigenza di parlare anche di aspetti spesso taciuti. Si discute del digitale come una sfera che ormai ingloba ogni aspetto della vita, si pensi solo cosa potrebbe accadere se ci fosse un blackout mondiale per più di qualche giorno, sarebbe la fine. Si vive e ci si nutre del digitale, ma ciò che bisogna chiedersi veramente è: questa visione del mondo a chi appartiene?
Il digital divide
Lo sguardo che ognuno ha è diverso, non tutti sono immersi in questa bolla digitale, molti possono solo avvicinarsi ad essa, altri ancora sono costretti a guardare da lontano e in tanti altri semplicemente al suono della parola “digitale” possono sognare.
I dati dell’ONU del 2019 indicano che su 7 miliardi di persone nel mondo più della metà non ha accesso a internet. In più, il divario si calcola anche sul genere: il 52% sono donne non può usufruirne, la causa potrebbe essere attribuibile ancora a una negazione della cultura nei confronti di questo sesso?
Per anni la civilizzazione è stata un’azione tanto positiva quanto dannosa. Il mondo vive di squilibri pensiamo semplicemente che 87% dell’Europa accede al web (con diversi livelli di accessibilità), in Somalia siamo al 2%.
Quando si dà uno sguardo oltre la “bolla” ci si accorge di realtà non solo prive dello strumento stesso, ma anche di situazioni nazionali sottoposte a dittature che non permettono il libero utilizzo di questo potenziale. Ci sono nazioni che non permettono l’accesso ad alcuni siti, periodi di switch off di internet per punire la popolazione, e il controllo delle notizie e delle informazioni divulgate.
In questo episodio su accessibilità e digital divide nel mondo, l’avv. Andrea Lisi conduce un’interessante dibattito con la giornalista Luciana Maci e la professoressa Stefania Ragusa.
Non perdere i prossimi episodi – come sempre gratuiti – registrandoti al canale di MRTV dal seguente link