Di abbuffate digitali e bulimie normative: una guida pratica per professionisti in crisi d’identità

Sono tempi difficili per i DPO e per gli esperti di digitalizzazione: le innumerevoli novità normative che inondano il settore sono ormai fuori controllo e ad oggi risulta sempre più difficile orientarsi, evitando di incorrere in pericolose assuefazioni da ultime mode.

L’unico modo per non perdersi tra i meandri digitali è seguire percorsi formativi autorevoli, come ad esempio il Mastercourse ANORC realizzato in collaborazione con Digitalaw: è ciò che ha sottolineato l’Avv. Andrea Lisi nel suo nuovo appuntamento con la sua Newsletter di Linkedin “Appunti di ICT Law”, con la quale ha voluto offrire una bussola orientativa a tutti quei professionisti del digitale in crisi d’identità.

Sì alla formazione, ai network e alle associazioni riconosciute. Ma attenzione ai “bollini di qualità”

È importante aggiornarsi scegliendo percorsi formativi professionalizzanti e verticalizzati su materie attualissime (come lo è eIDAS 2, di cui si parlerà alla prossima edizione del Meddle di ANORC il 23 e 24 maggio a Milano), come anche avvalersi di network e associazioni riconosciute che contribuiscano alla propria crescita professionale attraverso confronti critici e proficui.
“C’è un florido mercato effettivamente, ma per chi li rilascia, non per chi li acquisisce. Ma attenzione: Non servono a nulla le scorciatoie e le certificazioni farlocche. La legge n. 4/2013 sulle professioni non ordinistiche consiglia la strada delle associazioni rappresentative. L’iscrizione ad associazioni resta utile, (ma pur sempre facoltativa), per quelle associazioni serie (e ce ne sono). E di una di esse sono orgogliosamente Presidente. Ovviamente faccio riferimento ad ANORC professioni. Iscrivendosi ad ANORC professioni, si può accedere, gratuitamente, al Network interdisciplinare che ho fondato con la Digitalaw: il DLnet.”

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