Saremo più felici su Twitter? – Rivedi la puntata di Lo ho-BIT

Uno spazio libero, informale e critico: vi presentiamo una nuova puntata di “Lo ho-BIT”, il programma ideato e condotto dall’Avv. Andrea Lisi, ospitato da Movimento Roosevelt su MRTV.

Nella quarantunesima puntata, l’avv. Andrea Lisi, con Valentina Fiorenza, Avvocato specializzata in diritto delle nuove tecnologie e Stefano Gazzella, DPO e giornalista, affronta le possibili ricadute per la nostra democrazia a seguito delle dichiarazioni del nuovo proprietario di Twitter.

Elon Musk paladino della libertà di parola

Circa un mese fa Twitter, la società che cinguetta, ha annunciato l’ingresso nel consiglio di amministrazione del miliardario Elon Musk, diventando così il maggior azionista di Twitter.  Entrando subito a gamba tesa nel dibattito sull’acquisizione della piattaforma social, ha dichiarato “Con libertà di parola voglio dire una libertà che rispetta la legga. Contrario alla censura che va al di là della legge”.

 

La “libertà di parola” è un bene per tutti?

La libertà sui social non può essere né assoluta, né incontrollata. Il rischio di profilazione e di “censura” viaggiano peraltro in parallelo. Negli ultimi tempi abbiamo assistito a diversi casi di eliminazione / sospensione di account social. Chi usa quotidianamente queste piattaforme è ben consapevole del fatto che se si scrivono determinati contenuti, si va incontro a sospensioni più o meno immotivate del proprio account. D’altro canto, però, la presenza di una moderazione è necessaria, per evitare che si sfoci nella diffamazione e nell’odio online.

Su chi ricade la responsabilità dei contenuti pubblicati? Stiamo forse assistendo ad un epocale passo indietro della democrazia?

 

Per approfondire leggi anche – Profili “scomodi” via dai social senza passare da un giudice: cosa rischia la democrazia


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