Le prestazioni sanitarie attraverso la telemedicina entrano ufficialmente nelle opportunità offerte dal Servizio sanitario nazionale.
L’Avv. Anna Rahinò interviene sulle pagine della Rubrica Digital & Law di Key4biz, richiamando la centralità della continuità assistenziale del paziente, a fronte dell’introduzione di diversi un elementi di innovazione nel processo.
Quando la crisi si traduce in opportunità
La pandemia ha reso indispensabile ripensare l’organizzazione del SSN, in particolare a livello territoriale. Nella situazione che stiamo attraversando, l’attivazione degli strumenti di sanità digitale rappresenta un’opportunità unica di rinnovamento del servizio sanitario, in modo tale da renderlo più in linea con i tempi e le necessità individuali e dell’organizzazione.
Un rinnovamento organizzativo (e culturale)
In questo momento storico è essenziale un rinnovamento organizzativo e culturale teso ad una diffusa ed uniforme traduzione operativa dei principi di primary health care raccomandati dall’OMS e la riorganizzazione delle attività sanitarie, clinico-assistenziali e di riabilitazione deve poter garantire contemporaneamente la massima con il minimo rischio di diffusione del virus ad utenti, operatori e familiari.
Numerosi sono i vantaggi che potrebbero derivarne da questa nuova forma di erogazione delle prestazioni sanitarie, ma, come sempre, quando si applicano nuove tecnologie, è necessario non sottovalutarne i possibili risvolti critici.
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