Presentato il Rapporto sull’IA dell’Osservatorio 4Manager. Quale futuro per le imprese? Le opinioni dei protagonisti

Presso l’Auditorium della Pontificia Università Antonianum di Roma, è stato presentato il sesto Rapporto sull’Intelligenza Artificiale realizzato dall’Osservatorio di 4Manager che ha l’obiettivo di divulgare alcune importanti informazioni, in termini di analisi e di prospettive future, relative al rapporto tra le imprese italiane e queste nuove tecnologie generative.
Gli scenari sembrano chiari sul piano attuativo e di intenti: l’Intelligenza artificiale dovrà essere un prezioso supporto a servizio dell’uomo e del bene comune, a patto che se ne colga la vera essenza e si favorisca una formazione autorevole per limitarne i rischi, così da promuovere un effettivo cambiamento culturale e un’innovazione consapevole.

In un’intervista rilasciata ai microfoni della trasmissione “AI per le aziende” i Proff. Paolo Cancelli e Giuseppe Gimigliano, Of Counsel di Studio Legale Lisi, sono intervenuti per sottolineare le necessità attuali per l’uomo e per i territori del Mediterraneo, in un’ottica di rinnovamento globale. Ad arricchire gli interventi, anche le puntuali osservazioni dell’AD del Gruppo del Sole 24 Ore, Dott.ssa Mirja Cartia d’Asero, e dello Special Advisor AI di Confindustria, Pres. Alberto Tripi, prestigiosi ospiti dell’evento.

L’IA come tecnologia a servizio dell’uomo e risultato di un’etica comune

Secondo l’Avv. Prof. Paolo Cancelli, è importante soffermarsi sul concetto di “Intelligenze”, cioè sulla capacità di intus legere le complessità per abbracciare il cambiamento e uno sviluppo autentico. Le università assumono un ruolo essenziale in questo, poichè dotate del grande vantaggio di favorire formazione e consapevolezza sulle principali tematiche legate all’innovazione con l’obiettivo di mitigare i divari sociali, compito che dovrebbe essere in capo allo stesso governo italiano, forte della sua posizione nel Mediterraneo. Promuovere un’Intelligenza artificiale significa, come affermato dal Prof. Giuseppe Gimigliano, anche comprenderne gli aspetti più etici, analizzarne le diverse interpretazioni che si sono susseguite nel corso del tempo, per orientarci verso un’etica univoca che metta le nuove tecnologie a servizio del bene comune.

L’uomo unico garante dell’autenticità. L’importanza di favorire la formazione per limitare i divari

Preziose anche le parole della Dott.ssa Mirja Cartia d’Asero, AD del Gruppo del Sole 24 Ore, che nel suo intervento ha voluto sottolineare l’importanza della supervisione dell’uomo per garantire l’autenticità della notizia e per arginare il pericoloso fenomeno dei deep fake, sempre più frequente nel mondo dei media. Dello stesso parere anche il Pres. Alberto Tripi, Special Advisor AI di Confindustria, che ha spostato il focus sul concetto stesso di Intelligenza Artificiale, che preferisce definire Intelligenza Aumentata, proprio perchè a supporto delle attività di analisi e monitoraggio, i cui risultati devono essere sempre interpretati dall’uomo. Entrambi concordano, infine, sull’importanza di formare il capitale umano partendo dalle piccole imprese, che rappresentano il futuro della società, e per diffondere un utilizzo corretto delle nuove tecnologie che metta al centro le professionalità.

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