Le domande su Immuni a cui il ministro Pisano dovrebbe ancora rispondere

Sono ancora diversi gli aspetti da conoscere e approfondire sulla vicenda dell’App Immuni.
Gli Avv.ti Andrea Lisi e Fulvio Sarzana intervengono sulle pagine di Agendadigitale.eu per commentare quanto emerso dalle audizioni della Ministra per l’Innovazione e la digitalizzazione, Paola Pisano e del Commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, rispettivamente presso il Copasir e presso la Commissione trasporti della Camera.

Ecco i dubbi ancora da sciogliere.

 

L’atto di nomina “mancante”

Dov’è l’atto di nomina del Gruppo Interministeriale che sta sviluppando la piattaforma? Il Commissario Arcuri ha riferito dell’esistenza un Gruppo di lavoro costituito da rappresentanti di diversi Ministeri, ma da chi è composto?

 

La gratuità della piattaforma

Inizialmente presentata come iniziativa “benefica” di Bending Spoons Spa, il Commissario Arcuri ha poi precisato che le attività legate all’App Immuni sono comunque prestate a titolo gratuito. Tuttavia gli oneri derivanti dall’implementazione della piattaforma sono però stati fissati nel limite massimo di 1.500.000 euro per l’anno 2020, come previsto all’interno del DL 28/2020 art 6 , comma 7.

 

La decisione e la comunicazione

Tra la comunicazione delle relazioni della task force e quella al Commissario sembrerebbe esserci stata quindi la decisione del Ministero dell’Innovazione di adottare la soluzione Immuni. Perché il Ministro qualifica come “atto politico” un atto che appare essere invece di “alta amministrazione” e come tale sindacabile, dunque soggetto alla possibile verifica di un Giudice amministrativo?

 

Ancora mancano all’appello risposte nette in merito alle scelte effettuate, alla loro efficacia, alla strategia che si intende portare avanti: per maggiori approfondimenti, vi consigliamo di leggere la versione integrale dell’articolo al seguente link