Uno spazio libero, informale e critico: vi presentiamo l’undicesima puntata di “Lo ho-BIT”, una serie condotta dall’Avv. Andrea Lisi e dedicata alla democrazia digitale e alle sue implicazioni, ospitata da Movimento Roosevelt su MRTV.
Su cosa si fonda l’attuale ecosistema digitale?
L’ex Garante europeo della protezione dei dati, Giovanni Buttarelli, sosteneva che l’attuale ecosistema digitale si fonda sullo sfruttamento intensivo e indiscriminato delle informazioni e dei dati personali.
Da parte di chi? Il potere è attualmente concentrato nelle mani di pochi giganti del tech, in grado di controllare i flussi di informazioni che ci riguardano, basati sulla profilazione, che spesso portano anche alla manipolazione delle persone.
Nel corso di un decennio abbiamo assistito alla creazione di veri e propri monopoli digitali: Google, Amazon, Facebook in qualche modo hanno parcellizzato le loro enormi fette di mercato decretando il potere di pochi, ma potentissimi attori privati, con un potere economico maggiore rispetto ai bilanci di diversi stati nazionali.
Ad oggi le piattaforme hanno anche il potere di incidere su dinamiche politiche, arrivando a generare dei veri e propri paradossi.
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Tra le ultime frontiere del controllo, si annovera anche il diffondersi delle app di tracing: ci stiamo rendendo conto -forse troppo tardi- dell’importanza del dato sanitario e delle conseguenze anche psicologiche che derivano da un controllo pervasivo delle nostre scelte.
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Quali sono le prospettive future? Lo stesso Buttarelli sottolineava l’importanza del ruolo di Authority sovranazionali, in grado di controllare le nuove dimensioni a-statali del potere.
L’Avv. Andrea Lisi affronta con Corrado Giustozzi e Sabrina Salmeri un’analisi degli scenari internazionali e delle prospettive di bilanciamento dei poteri attualmente in gioco.
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