Digitalizzazione: la “scusa” della privacy che blocca le PA

Il tema della digitalizzazione nel nostro Paese è sempre più al centro del dibattito: lo dimostrano gli stessi uffici pubblici che sfruttando il problema della trasparenza, finiscono per restare ancorati a sistemi ibridi che rendono sempre più difficile la vita dei cittadini.
Lo conferma l’Avv. Andrea Lisi in una lunga intervista rilasciata su Verità&Affari, in cui sottolinea il difficile scenario in cui imperversa la nostra società ed in particolare la nostra Pubblica Amministrazione.

Una macchina amministrativa inutilmente complessa

Gli uffici pubblici, nonostante gli ottimi propositi del Codice dell’Amministrazione digitale e delle Regole tecniche in materia di conservazione documentale stabilite da AgID, continuano a scegliere sistemi promiscui che finiscono solo per burocratizzare processi e procedure: in questo modo la strada verso la semplificazione digitale risulta sempre più in salita, specie se si utilizza la “scusa” della privacy per limitare la trasparenza.

Il Forum Nazionale ANORC per fare il punto sulle PA

ANORC, nel corso del 2022, ha svolto un’analisi sugli adempimenti normativi in materia di conservazione documentale per le Pubbliche Amministrazioni i cui risultati verranno presentati durante il Forum Nazionale dell’Associazione in programma a Roma il prossimo 23 marzo. L’indagine, che verrà svelata integralmente durante l’evento, ha di fatto stabilito che solo una PA su otto è in regola con quanto previsto dalle Linee Guida AgID: uno scenario dalle indubbie criticità che deve spingerci a riflettere su quanto lavoro debba ancora essere fatto per raggiungere quella piena consapevolezza digitale che il nostro Paese merita.

Immagine di copertina: Pexel.com