NEWS – Attenti alle buone intenzioni: il furto dei dati da Facebook

Un database con informazioni su 533 milioni di utenti Facebook è disponibile online. Pubblico e gratuito che contiene i numeri ID dei profili ma anche nomi e cognomi, date di nascita, numeri di telefono ed email di utenti provenienti da 106 Paesi. In Italia sono 35 milioni i soggetti coinvolti. Sono questi i numeri coinvolti nella violazione dei sistemi di Facebook.

Verifica il furto

Ci sarebbe, però,  un sito che consente gratuitamente di scoprire se le proprie informazioni personali sono tra quelle sottratte da Facebook. Si tratta del servizio messo a disposizione da Have I Been Facebooked, una piattaforma che dovrebbe tener traccia di tutte le più grandi falle digitali e permettere agli utenti di verificare se il proprio indirizzo email è contenuto nei database. In verità, il sito https://haveibeenfacebooked.com/ si è rivelato non solo inutile ma totalmente insicuro a danno quindi dei dati immessi.  A rischio non ci sono solo gli indirizzi e-mail ma, altresì, i numeri di telefono.

Le parole del Garante

Il Garante chiede al social network di adottare misure per limitare i rischi e avverte che l’utilizzo dei dati provenienti dalla violazione è illecito ed invita gli utenti a prestare attenzione a possibili anomalie connesse alla propria utenza telefonica. Inoltre, l’ Autorità Garante raccomanda gli utenti a non affidarsi a piattaforme per il controllo dei propri dati ma invita a contattare i call center dei rispettivi operatori telefonici.

Il Garante pone l’attenzione sul rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali, soprattutto avverte sul diffidare da richieste di aiuto, denaro o dati personali da amici o parenti, poiché potrebbe trattarsi di una vera e propria truffa.

Conclusioni

Ancora una volta, i nostri dati sono alla mercé del web e non sono tutelati in maniera corretta, sono diventati non solo oggetto di scambio commerciale, ma anche una fonte di pericolo. Il Garante, soprattutto nei suoi ultimi provvedimenti, ha sanzionato anche duramente il mancato rispetto della disciplina sulla protezione dei dati personali, c’è l’estremo bisogno di dati come un bene extra commercium, trattandosi di un nostro diritto fondamentale e che dovremmo preservare.