Agcom, Agcm e Garante privacy pubblicano l’indagine sui Big data

Nel 2017 l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) e il Garante per la protezione dei dati personali hanno dato inizio a un’indagine conoscitiva congiunta finalizzata ad approfondire gli effetti causati dal fenomeno dei Big Data, analizzando le conseguenze in relazione all’attuale contesto economico politico-sociale e al quadro di regole in vigore. Il rapporto dell’indagine conoscitiva è stato pubblicato due giorni fa ed è disponibile sui siti ufficiali delle Autorità coinvolte.

 

Premesse

La creazione di dati aumenta in maniera esponenziale: nel 2018 il volume totale di dati creati nel mondo è stato di 28 zettabyte (ZB), registrando un aumento di più di dieci volte rispetto al 2011. Oltre a rappresentare la proiezione della persona nel mondo digitale, i dati costituiscono una risorsa economica. Le organizzazioni raccolgono oramai qualsiasi tipo di dati che, una volta elaborati in tempo reale, migliorano i processi decisionali.

 

L’indagine

L’Indagine conoscitiva si articola in 5 capitoli e un capitolo conclusivo, che le Autority proponenti dedicano al Legislatore. Il capitolo 1 introduce i temi oggetto dell’Indagine e fornisce una descrizione delle caratteristiche dei Big Data. Nel capitolo 2 sono riportate le principali questioni emerse nel corso delle audizioni e dai contributi dei partecipanti all’Indagine e i riflessi sull’operatività delle imprese italiane. Il capitolo 3 riporta le considerazioni dell’AGCOM su come il fenomeno dei Big Data incida nel settore delle comunicazioni elettroniche e dei media. Il capitolo 4 riporta le considerazioni del Garante per la Protezione dei Dati Personali sul possibile impatto dei Big Data sul diritto alla protezione dei dati personali e sulle misure e cautele da adottare; il capitolo 5 quelle dell’AGCM sull’utilizzo dei Big Data e le relative implicazioni di natura antitrust e di tutela del consumatore. Infine, nel capitolo conclusivo sono descritte le linee guida e raccomandazioni di policy indirizzate al legislatore.

 

Prospettive future

Fondamentale la centralità del dato come bene economico e l’importanza della sua tutela come diritto fondamentale della persona. Si pongono nuove sfide, tra cui la protezione del dato personale anche in ambiti non attualmente coperti dal GDPR e la necessità di garantire trasparenza al consumatore, con particolare attenzione alla tutela dei minori.

Vi invitiamo a leggere il comunicato integrale sul sito del Garante al seguente link