di Enrica Maio
Quando si parla di PA digitale si pensa subito alle nuove modalità di interazione tra cittadini e pubbliche amministrazioni, interazioni ormai definibili 2.0.
Oggi, le PA cercano di innalzare sempre di più il livello dei loro servizi online attraverso nuovi modelli di governance, come ad esempio l’Open Government.
Parole chiave di questo processo sono: maggiore trasparenza, responsabilità, innovazione e privacy. La riservatezza dei dati dell’utente/cittadino è di grande importanza ed elevata deve essere la sua tutela.
Il nuovo progetto “VisiOn”, cofinanziato dall’Unione Europea, si pone come obiettivo proprio quello di avvicinare i cittadini ai servizi delle PA digitali, potendo controllare la riservatezza dei propri dati.
VisiOn, che sarà fornito alle pubbliche amministrazioni locali e centrali, consegnerà una piattaforma tecnologica di gestione visiva della privacy che permetterà a ogni cittadino di raggiungere i desiderati livelli di riservatezza dei propri dati, attraverso la creazione e il monitoraggio di accordi personali stipulati con la PA stessa.
Lo scopo di questo progetto, quindi, consiste nel migliorare il livello di fiducia, relativamente alla riservatezza dei dati personali dei cittadini, nei confronti dei servizi online offerti dalle pubbliche amministrazioni tramite cloud computing, Big Data e Internet of Things.
VisiOn, infatti, consentirà agli utenti di esprimere in maniera chiara e intuitiva le preferenze e le aspettative in materia di privacy, la conoscenza delle potenziali minacce e la consapevolezza del valore economico dei propri dati.
In più, le PA avranno a disposizione tutti gli strumenti necessari per migliorare la trasparenza delle proprie operazioni e renderne conto ai cittadini