Lo sviluppo dei servizi di telemedicina è centrale per l’attuazione della Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma i contenuti delle bozze del decreto ministeriale 71 che dovrebbe normarlo denotano lacune rilevanti su temi critici come la sicurezza e protezione dei dati. L’Avv. Sarah Ungaro interviene sulle pagine di 01health in un’intervista curata da Roberto Carminati per un confronto sulle questioni ancora aperte all’indomani dell’emergenza sanitaria.
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Telemedicina: traguardi lontani
Sebbene l’emergenza sanitaria dell’ultimo biennio e le necessità di razionalizzare spesa e modello organizzativo del sistema sanitario abbiano portato servizi e tecnologie di telemedicina agli onori delle cronache, molto resta da fare perché le loro promesse possano concretizzarsi.
Nel quadro del PNRR e in riferimento alla Missione 6 essi giocano sulla carta un ruolo centrale, anche in vista del ridisegno dei paradigmi territoriali di cura.
La cybersecurity è un tema fondamentale sul quale rispetto ai contenuti del Dm71 (Modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale) sono stati fatti innegabili passi avanti, nel tentativo di dare compiutezza alla Missione 6. Tuttavia, anche nei documenti più recenti l’accento vien posto più su argomenti e parametri macro quali l’interoperabilità della tessera sanitaria, il Fascicolo sanitario elettronico, i repository correlati. Poco, invece, è stato fatto sul fronte della IT security.