Uno Schema di DPR approvato dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 25 marzo 2004, su proposta di Lucio Stanca, Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, e Luigi Mazzella, Ministro per la Funzione Pubblica, mira a riconoscere una piena validità giuridica ai documenti trasmessi per posta elettronica, tramite un sistema di “certificazione” nella trasmissione del messaggio e indirettamente riconosce validità formale all’e-mail priva di firma digitale.Il Legislatore italiano sembra voler confermare quanto detto sulle pagine di scint.it in merito all’animato dibattito sul varore giuridico dell’e-mail semplice nel commercio elettronico.
Ecco tutti i numerosi articoli pubblicati sul sito www.scint.it (curato dall’avv. Andrea Lisi) su questa importante problematica:
….chiudete gli occhi, il nuovo linguaggio si evolve, il “nuovo scritto” è costituito dai bit direttamente connessi al mouse che impugnate in questo momento e non c’è ragione per cui tutto quello che state facendo non abbia alcun valore giuridico… (A. Lisi dal Convegno CSIG Reggio Calabria svoltosi in data 24 aprile 2004))
– L’e-mail come una lettera raccomandata a.r. – ne discutiamo con l’avv. Iaselli e l’avv. Lisi
– E se la posta certificata sarà lettera raccomandata a.r., l’e-mail sarà posta ordinaria? di A. Lisi
– Posta elettronica certificata: chi certifica cosa? di F. Sarzana di Sant’Ippolito
– Essere o non essere: i moderni dubbi amletici di una e-mail anonima di A. Lisi
– Quando la posta elettronica ha forza di documento scritto di R. Manno
– Firme elettroniche e crisi del principio di unitarietà della sottoscrizione di F. Sarzana di Sant’Ippolito
– Provider ed e-mail probatorie di S. Camerini
– L’e-mail è forma scritta? di A. Lisi
– Email e requisito di forma scritta di M. Cuniberti
– L’e-mail dal commercio elettronico alle aule di giustizia di A. Lisi