Pubblicata la relazione annuale delle attività del Garante Privacy

L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, composta da Antonello Soro, Augusta Iannini, Giovanna Bianchi Clerici, Licia Califano, ha presentato ieri la Relazione sul diciassettesimo anno di attività e sullo stato di attuazione della normativa sulla privacy.
La Relazione sull’attività 2013 [doc. web n. 3182545] traccia il bilancio del lavoro svolto dall’Autorità e indica le prospettive di azione verso le quali occorre muoversi nell’obiettivo di costruire una autentica ed effettiva protezione dei dati personali, in particolare riguardo all’uso delle nuove forme di comunicazione e dei nuovi sistemi tecnologici.
La sorveglianza globale e il Datagate; Internet e il ruolo dei grandi provider; la trasparenza della Pa on line e le garanzie da assicurare ai cittadini; i social network e i problemi posti dal cyberbullismo; il fisco e la tutela delle riservatezza dei contribuenti; i sistemi di pagamento mediante smartphone e tablet (mobile payment); l’uso dei dati biometrici, anche sul posto di lavoro; la tutela dei minori sui media e sul web; la protezione dei dati usati a fini di giustizia; le telefonate promozionali indesiderate; i diritti dei consumatori; le semplificazioni per le imprese; le banche dati pubbliche e private;  il mondo della scuola; i partiti e i movimenti politici; la conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico: sono stati questi alcuni dei principali campi di intervento del Garante privacy nel 2013.
Il Garante ha sanzionato per un milione di euro Google per il servizio Street View e ha intrapreso un’azione, in coordinamento con le altre Autorità europee, sempre nei confronti di Mountain View per le nuove regole privacy adottate. E’ intervenuto per garantire maggiore trasparenza agli utenti dei servizi di messaggistica, anche vocale. E ha dettato regole per proteggere la privacy su smartphone e tablet. Di recente ha definito un modello di consenso per l’uso dei cookie da parte degli utenti. E’ stato inoltre ulteriormente rafforzato il diritto delle persone interessate a vedere aggiornati gli archivi giornalistici on line. 
Al seguente link è possibile scaricare il documento nella sua versione integrale.