Privacy: Google adotta le misure previste dal Garante

di Rita Maria Conte e Graziano Garrisi

L’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ha approvato in data 22 gennaio 2015 il Protocollo di verifica che disciplina le attività di controllo da parte del Garante sulle prescrizioni impartite a Google. 

Secondo il Protocollo (previsto nel Provvedimento adottato lo scorso 10 luglio 2014) Google dovrà adottare tutte le misure prescritte dall’Autorità – poste a garanzia della privacy degli utenti italiani – e sarà soggetto a verifiche periodiche (trimestrali) volte a verificare lo stato di di adeguamento della propria piattaforma alla normativa italiana. 
Il Protocollo stabilisce, inoltre, che le prescrizioni in oggetto vengano messe in atto entro il 15 gennaio 2016, passando così dalla fase di prescrizione alla fase di realizzazione pratica.
Nello specifico, i servizi di Google che dovranno essere conformi alla disciplina nazionale – in termini di trattamento dei dati personali degli utenti – sono: il motore di ricerca, la posta elettronica, la diffusione di filmati attraverso YouTube e il proprio social network. 
Le principali misure che entro il 2015 dovranno essere implementate dal colosso di Mountain View concernono specifici interventi, tra cui quello sull’Informativa Privacy, la quale – secondo le disposizioni contenute nel Protocollo – dovrà essere migliorata in termini di chiarezza e accessibilità, e soprattutto dovrà essere differenziata sulla base del servizio offerto all’utente (ad esempio: Gmail, Chrome, Google Wallet, Street View, Google Analytics, etc.). 
L’Informativa, inoltre, dovrà essere molto più articolata, includendo dettagli anche sulle finalità e modalità del trattamento dei dati degli utenti, comprendendo la profilazione effettuata attraverso l’incrocio dei dati stessi tra differenti servizi, nonché l’utilizzo dei cookie e di altri identificativi come, ad esempio, il fingerprinting, ossia un sistema di raccolta di informazioni circa le modalità di utilizzo del terminale da parte dell’utente (informazioni che vengono poi archiviate direttamente presso i server della società). 
In aggiunta, Google dovrà predisporre un archivio con le versioni precedenti dell’Informativa, al fine di permettere agli utenti di verificare le modifiche che sono state apportate nel tempo.
Ulteriore novità prevista dal Protocollo riguarda il consenso dell’utente, ossia, Google dovrà necessariamente ottenere prima il consenso informato da parte di tutti coloro che utilizzano i suoi servizi, sia per i nuovi che per i vecchi account, così come dovrà essere pienamente attuato anche il provvedimento generale adottato dal Garante lo scorso 8 maggio 2014 sull’utilizzo dei cookie e su altre modalità di tracciamento degli utenti, compresi quelli che non hanno provveduto all’iscrizione presso i servizi della società (si ricorda che per l’adeguamento alle prescrizioni contenute in tale provvedimento, il Garante ha previsto un periodo transitorio di un anno a decorrere dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale – che terminerà il 2 giugno 2015 – per consentire ai soggetti interessati di mettersi in regola). 
Tuttavia, dovrà essere garantito il diritto di opporsi al trattamento dei propri dati per finalità di profilazione.
Per quanto concerne, invece, la conservazione e cancellazione dei dati, Google dovrà provvedere al miglioramento delle modalità già previste; in particolare, sarà necessario stabilire e garantire delle tempistiche precise per la cancellazione dei dati, sia che si tratti di dati online, che di dati archiviati su sistemi di back-up. 
Anche le modalità che concernono l’anonimizzazione dovranno essere migliorate e rese più efficienti, secondo quanto stabilito dalle prescrizioni già indicate dai Garanti europei.
Per le richieste di rimozione delle informazioni dai risultati di ricerca, il Protocollo prevede che saranno monitorate le modalità di applicazione del diritto all’oblio, sulla base dello scambio di informazioni inerenti alle richieste di rimozione che Google ha ricevuto da parte degli utenti italiani.