Il decreto SPID notificato alla Commissione europea

La bozza di decreto attuativo del Presidente del Consiglio
dei Ministri volta a definire le caratteristiche del Sistema pubblico per la
gestione dell’identità digitale dei cittadini e delle imprese (SPID)
è
stata notificata alla Commissione europea, la quale farà pervenire entro il
24 settembre 2014
le eventuali osservazioni. A comunicarlo il Ministero per
la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, con una nota on line del 30
giugno 2014.

Con il decreto SPID (primo
provvedimento di attuazione previsto dall’articolo 64, comma 2-sexies
del D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82
), il cui progetto ha preso ufficialmente il
via lo scorso 9 giugno (si veda in proposito l’articolo sul sito di ANORC “Il
progetto SPID compie i primi passi
” al presente link), si costruisce il percorso che
tende all’obiettivo del PIN unico, attraverso il quale sarà possibile
usufruire on line non solo dei servizi offerti dalle pubbliche amministrazioni,
ma anche integrarlo con i servizi proposti dagli operatori privati. Difatti, il
sistema SPID – il cui avvio è previsto entro aprile 2015 – è una
delle priorità indicate dal Presidente del Consiglio dei Ministri, in quanto
costituisce un elemento fondamentale per innovare e sburocratizzare la pubblica
amministrazione, garantendo efficienza e abbattimento dei costi e dei tempi.

 

Dopo l’approvazione
della Commissione europea, il decreto sarà adottato e pubblicato sulla G.U.
e, a partire da quella data, verranno
avviate le prime attività
che vedranno coinvolti sia i gestori di identità (i
quali rilasceranno ai cittadini il PIN unico), sia le amministrazioni centrali
e territoriali che saranno coinvolte nella fase pilota del sistema, con
l’intento di generalizzare il suo uso per i cittadini e per le imprese, entro
il 2015. 

 

Inoltre, SPID farà
parte dei sistemi di identificazione validi in tutta l’UE
, permettendo non
solo a ogni cittadino italiano di utilizzare l’Identità digitale per accedere
ai vari servizi offerti sul territorio europeo, ma anche ai cittadini
appartenenti agli altri stati membri, che si trovano in Italia per motivi
lavorativi o di studio, di godere dello stesso diritto se muniti di identità
digitale valida nel loro Paese d’origine.

 

La notifica alla
Commissione europea, effettuata in data 23 giugno 2014, con numero 2014/295/I, è avvenuta ai sensi della direttiva
98/34/CE
, inerente a una procedura di informazione nel settore delle norme
e delle regole tecniche.

 

Si attende, quindi, la
sua definitiva approvazione per poter dare il via a un sistema (SPID) che
consentirà – tra l’altro – di avvalersi di Identità digitali sicure, volte a
ridurre drasticamente il pericolo di rischi informatici, garantendo
innanzitutto la tutela dei dati personali.