Il “decreto semplificazioni” è diventato legge

Pochi giorni fa, con 394 sì è stato approvato in via definitiva alla Camera il decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo (anche detto “decreto semplificazioni”).
Il decreto introduce interessanti novità in materia di digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni che avranno delle ripercussioni nella gestione dei costi e nei rapporti coi cittadini.
Il Decreto dispone, infatti, che a partire dal 2014 nelle PA la comunicazione avvenga in maniera esclusivamente telematica, con largo utilizzo, tra gli altri strumenti, della Posta Elettronica Certificata. Entro tre mesi dall’entrata in vigore del Decreto, inoltre, le PA dovranno provvedere alla pubblicazione on line di un codice IBAN per permettere il pagamento telematico di ticket, multe o rette delle mense scolastiche. L’imposta di bollo potrà essere pagata telematicamente con l’utilizzo di carte di credito o prepagate. Per quanto riguarda le gare d’appalto, per valutare il possesso dei requisiti alla partecipazione le Pubbliche amministrazioni potranno consultare direttamente il fascicolo digitale contente la documentazione d’impresa nella Banca dati unica, senza richiedere documenti cartacei ai partecipanti, con un considerevole risparmio economico valutato intorno ai 140 milioni annui.
Per quanto riguarda l’aspetto privacy, anche il testo dell’art. 45 non risulta modificato e, pertanto, viene confermata la soppressione della lett. g) all’art. 34, comma 1, del d.lgs. 196/2003 che imponeva l’adozione e l’aggiornamento del Documento Programmatico sulla Sicurezza (DPS), nonché delle regole da 19.1 a 19.8 e la 25 dell’Allegato B al Codice Privacy.
Vengono confermate, altresì, le novità in materia di “prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità organizzata” mediante l’introduzione di un comma 1-bis all’art. 21 del Codice Privacy.