Abrogazione del Codice Privacy: la scelta peggiore

Abrogare il Codice per la protezione dei dati personali è una scelta improvvida e non in linea con quanto richiesto dalla Commissione europea, oltre che dalla legge delega italiana. La critica espressa dagli avv.ti Andrea Lisi e Sarah Ungaro, sulle pagine di Agenda Digitale, giunge in replica alla Presidenza della Commissione incaricata di adeguare la normativa italiana in materia di dati personali al Regolamento Ue 679/2016.

L’analisi si sofferma in particolare su questa ultima -discutibile- scelta da contestualizzare nel clima di caos in cui si trova l’Italia proprio in vista del 25 maggio, data in cui, secondo quanto definito in seno alla Commissione incaricata dell’adeguamento al GDPR, il nostro Codice Privacy cederà il testimone al Regolamento Europeo, una scelta cagionata da un palese eccesso di delega, a parere degli autori.

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