Durante la riunione del 16 e 17 settembre tenutasi a
Bruxelles, le Autorità Garanti
dell’Unione europea hanno adottato la decisione di elaborare dei criteri
comuni, sia procedurali che sostanziali, per gestire quei casi in cui il famoso
motore di ricerca Google respinge una richiesta di “de-indicizzazione” da parte
degli utenti, al fine di facilitare lo svolgimento dei ricorsi e dei reclami.
La decisione fa seguito all’emanazione della sentenza sul diritto all’oblio della Corte di
Giustizia dell’UE, avvenuta lo scorso 13 maggio, che ha riconosciuto il diritto ad essere "de-indicizzati" dal
motore di ricerca e ha imposto a Google di provvedere alle richieste degli
utenti.
Le Autorità hanno sottolineato l’obbligo per tutti i motori di ricerca di ottemperare a quanto
previsto dalla sentenza in questione, soprattutto alla luce del fatto che molti sono stati i ricorsi ricevuti negli ultimi mesi a seguito
del rigetto delle richieste di “de-indicizzazione” da parte di Google.
A tal proposito, le stesse Autorità hanno previsto la
costituzione di una rete di “punti di
contatto” utile allo scambio rapido
di informazioni, e del cosiddetto tool box
contenente dei criteri comuni per coordinare in maniera appropriata la gestione
dei ricorsi e dei reclami presentati dagli utenti.
Per facilitare il compito, è stato predisposto un database condiviso inclusivo delle
decisioni che sono state assunte sui vari ricorsi e reclami pervenuti, stilando
– tra l’altro – uno schema di analisi
delle decisioni stesse, dal quale emergono le analogie o le differenze
riscontrate nelle valutazioni effettuate, in particolare per quei casi
maggiormente complessi o contraddistinti da novità rilevanti.
Considerato, a giudizio delle Autorità garanti, che la delicata questione dell’oblio è un tema
fortemente sentito e condiviso dai cittadini europei, e che la garanzia del
diritto stesso risulta essere un’esigenza
imprescindibile, sono stati avviati anche degli incontri sia con i
rappresentanti dei motori di ricerca, sia con i rappresentanti degli editori e
dei media online, il cui obiettivo è coordinare e supportare la fase di
attuazione della sentenza della Corte Europea.